Villa
Nave è innegabilmente affascinante.
Posta in
quello stretto limbo di terra là dove mare e colline si incontrano, concede dai
suoi spazi esterni una vista impareggiabile del litorale ligure, nel quale si
integra perfettamente, con la sua tinta rossa che spicca nel mezzo del verde
circostante.
Nella
sua semplicità riesce ad accoglie il visitatore e metterlo a suo agio con
naturalezza.
Proprio per questo il genovese Renzo Piano,
uno dei maggiori architetti internazionali, l’ha scelta nel 2004 come sede
della sua fondazione. Una fondazione che nasce, ci spiegano, dalla necessità di
tramandare ai più giovani e promuovere la professione di architetto,
esercitando attività di studio e ricerca nel campo dell’architettura.
Al
nostro arrivo veniamo fatti accomodare in una sala con un grande tavolo
quadrato al centro e tutto intorno delle sedie. E’ la sala dove si svolgono le
conferenze della fondazione, oltre che essere il punto di partenza della
giornata alla scoperta dello studio Piano per i gruppi in visita. Le pareti
della stanza sono su tutti e quattro i lati rivestite da pannelli di compensato.
Su di essi vengono esposti i progetti sui quali lo studio ha lavorato e sta
lavorando. Ogni parete contiene progetti su un’area specifica del globo.
Un’architetto
della fondazione ci ha illustrato nel corso della mattinata vari progetti di
cui lo studio si sta occupando in quest’ultimo periodo. Non solo edifici
residenziali, anche temi molto delicati come il progetto per l’Hospice
pediatrico di Bologna; progettato ispirandosi ad una “casa sull’albero” quasi
sospesa tra le chiome degli alberi circostanti, a voler rendere più lieve
possibile l’esperienza dei ragazzi e le rispettive famiglie durante la loro
permanenza.
Tutti i
progetti più recenti vengono corredati da “render”, immagini che riescono a
riprodurre fedelmente l’edificio prima della sua effettiva realizzazione. Uno
strumento davvero utile sia per il committente, che riuscirà ad avere una
visione del progetto chiara e approfondita, sia per il progettista che lo
affiancherà alla progettazione più
tradizionale 2D.
Fin dai primi passi nel mondo
dell’architettura, Renzo Piano si è contraddistinto da una costante ricerca e
sperimentazione nei riguardi dei materiali e delle tipologie strutturali e da
una forte vena anti-accademica entrambe alimentate, come più volte affermato,
da una passione totalizzante per la tecnica e il costruire così come la
realizzazione di modelli in scala degli edifici. Proprio questi ultimi sono
custoditi nella seconda sala della Fondazione appositamente dedicata alla loro
conservazione ed esposizione.
La
giornata si è conclusa con una visita guidata al Porto antico e alla scoperta
delle meravigliose architetture genovesi, nascoste tra quei vicoli stretti
“Caruggi” che il turismo si sta impegnando a riscoprire.
Concludendo
ringraziamo la Fondazione per averci ospitati e tramesso tutta la loro passione
nel campo dell’architettura.
Testo:
Enrico Di Gennaro 4^Ag
Fotografie:
Michela D’Errico 4^Ag